GOCCE DI LUNA De Vita-Remigi-A.Testa (1981)

Era l’estate del 1981. Memo Remigi e Tony De Vita mi avevano fatto ascoltare una bellissima musica romantica che avrebbe potuto essere la sigla finale della trasmissione televisiva “FANTASTICO DUE” per la Lotteria di Capodanno di RaiUno. Tutte le canzoni che avevo scritto fino ad allora, in più di ventanni di professione, le avevo scritte e basta. Le avevo scritte ispirandomi ai miei pensieri del momento, a quello che la musica mi suggeriva, esprimendo quello che sentivo e secondo quel che succedeva nel mondo, intorno a me. Ma non avevo mai dedicato le mie canzoni a nessuno. La cosa più vicina a una dedica vera e propria era stata quella di scrivere “COI TUOI VENTANNI” per i miei due figli, qualche anno prima. Ma appena ho sentito questa musica struggente ho sentito che volevo dedicarla a mia moglie. Ci eravamo conosciuti trentatre anni prima e non le avevo mai dedicato una canzone. Era ora che mi decidessi. Ma in quel momento lei era molto malata e non potevo usare un testo triste come sigla di una trasmissione piena di tutte le invenzioni di Enzo Trapani e dei fuochi d’artificio della Lotteria di Capodanno. E così ho scritto tutta la tristezza che sentivo in quel lungo addio, con le parole della dolcezza di una strana dichiarazione d’amore.
Mentre andavo in macchina da Milano a Roma con Tony De Vita e Memo Remigi, per l’ultima riunione importante prima di iniziare i lavori della trasmissione, ho detto loro il mio testo tenero e delicato:
GOCCE DI LUNA
ACCESE NEL BUIO
PER COMMENTARE
UN AMORE CHE NASCE
IO QUI DA SOLO
TU TANTO LONTANA
TANTO LONTANA
PENSARE A TE
E’ MUSICA
DO..RE…MI…SI…
SENTI QUI
COM’E’ DOLCE
NOTA PER NOTA
C’E’ TUTTO IL MIO AMORE
COME UN PITTORE
DI LUCI
DI OMBRE
DI LUCI
DI OMBRE
CHE NASCONO
DALL’ANIMA.
E mentre dicevo loro il mio testo tenero e delicato, mi ricordo che piangevo.
|