![]() |
Biografia Alberto Testa è nato a Santos (Brasile) - 11 aprile 1927 da genitori italiani. Il suo sogno era quello di fare il cantante ma ha finito col ripiegare sull’essere autore di canzoni e poi di spettacoli televisivi e radiofonici; il tutto dopo essere passato attraverso una notevole “gavetta” come rappresentante di commercio in tessuti e confezioni, collaborando col padre e col fratello Enrico che è ancora uno dei suoi primi fan. Ha vissuto a Milano fino al 2000 con lunghe incursioni per lavori televisivi RAI, a Napoli, a Torino e soprattutto a Roma. E’ autore delle parole di un migliaio di canzoni, di cui alcune molto fortunate come "Quando quando quando" sulla musica di Tony Renis lanciata da Tony e cantata un po’ da tutti nel mondo, "Grande grande grande" sempre di Tony Renis, successo strepitoso di Mina e successo mondiale di Shirley Bassey, Julio Iglesias e - col titolo "I hate you then I love you" - di Luciano Pavarotti e Celine Dion in uno splendido duetto col testo inglese di Norman Newell e Fabio Testa. Fra le sue canzoni anni ’50 e ’60 ci sono "Boccuccia di rosa" di Gigi Cichellero e lanciata da Dorelli, "Carina" di Corrado Lojacono, "Innamorati a Milano", "Io ti darò di più" di Memo Remigi; quest'ultima eseguita a Sanremo 66 da Orietta Berti e da Ornella Vanoni che lanciò anche "Tristezza". Qualcuno ricorderà "Brivido blu" di Pino Spotti e grande successo di Dallara, "E’ mezzanotte" di Rinaldo Cozzoli, trionfo sanremese di Joe Sentieri e Sergio Bruni; Iva Zanicchi con "La notte dell’addio" di Remigi e "La riva bianca la riva nera" di Sciorilli. "’A pizza" seconda classificata al Festival di Napoli 1966 (strano: un brasiliano di Milano portato al successo in napoletano da Aurelio Fierro e Giorgio Gaber, istriano, con l’aiuto del genovese Bruno Martelli e del grande Nisa), "Bandiera gialla" sempre con Nisa per Gianni Pettenati, poi "Quando dico che ti amo" di Tony Renis, "Non pensare a me" di Sciorilli vincitrice a Sanremo con Claudio Villa e Iva Zanicchi (purtroppo nell’anno di Luigi Tenco). Il disordinatissimo elenco continua con "Quando vien la sera" di C.A.Rossi per Sentieri e Wilma De Angelis e ancora "Sono una donna non sono una santa" per Rosanna Fratello con Eros Sciorilli, "Tre settimane da raccontare" con Malgoni per Fred Bongusto. Vengono in mente: Mina con “Renato" (Cortéz), "Un anno d’amore" (Ferrer-Mogol), "Anche un uomo" (Anselmo Genovese), "Volami nel cuore" (Mologni-Malgoni) e poi Placido Domingo con "Il coraggio di dire ti amo" (Tony Renis) e "Un uomo tra la folla" (Tony Renis-Mogol). Poi le sigle televisive "L’aria del sabato sera" e "Discobambina" (successi soprattutto per merito di Giorgio Calabrese oltre che di Loretta Goggi e Heather Parisi) e "Cicale" sempre per la Parisi (con Silviotesti, Franco Miseria e Tony De Vita). In tutto questo bailamme di Festival di Sanremo, di Napoli, di Disco per l’Estate, di Canzonissima, nasce l’avventura dell’etichetta discografica Discotec con il simpaticissimo, bravo e un po’ matto Flavio Carraresi: ottime incisioni di ottime canzoni coi migliori musicisti e con ottimi cantanti. Pessima capacità commerciale. L’esperienza si chiude dopo due anni e lui, Alberto, da solo, va avanti a pagar debiti per altri quattro. Tutto a posto ma è stata dura. Del lavoro televisivo e radiofonico ci saranno più notizie nei capitoli “Televisione” e “Radio” (v. pagina iniziale) ma siccome in una biografia bisogna raccontare un po’ tutto qui c’è qualche accenno a tutti e due gli argomenti. L’avvicinamento alla televisione avviene nel 1969 con “Ma perché? Perché si” a Milano richiesto da Marcello Marchesi. Poi c’è l’incontro col regista Enzo Trapani che tenta di insegnargli a fare spettacolo e cominciano i viaggi a Napoli (“Senza rete”), a Torino (“Non stop”) e a Roma. Poi di nuovo Milano (“Fantastico”), un po' di Canale Cinque (il sabato sera di Loretta Goggi e altre piccole cose con Augusto Martelli) poi l’America che Alberto Testa frequenta spesso per motivi familiari; infatti i suoi due figli Carlo e Fabio, studiano e si laureano in California. Dopo un po’ di attività a Los Angeles - di cui continua a sentire nostalgia - e quattro anni dopo aver perduto la moglie, ritorna a Milano. Negli ultimi anni la situazione RAI è molto cambiata. A Milano restano solo Biagi, Funari, La Domenica Sportiva, un po’ di Radio RAI e poco altro. Comunque, non lo spettacolo televisivo. E così gli offrono un po’ di Radio RAI a Milano e molta RAI-TV a Roma soprattutto con l'amico Michele Guardì. Durante questo periodo, cioè negli anni ’90, ritorna anche alla canzone: Andrea Bocelli solista in "Se la gente usasse il cuore" (Tony Renis e Guantini) e in duetto con Celine Dion in "The prayer" Golden Globe 1998 e Candidato all’Oscar 1998 (Tony Renis-David Foster-C.B.Sager). Nel 2000, vista la quasi continua permanenza in vari Residence a Roma, dovuta a lavori televisivi, decide di farsi casa a Roma, praticamente mentre si esaurisce la sua collaborazione con RAI-TV.
Palmares canzoni: FESTIVAL DI SANREMO: DUE vittorie
FESTIVAL DI NAPOLI: UN 2° posto
DISCO PER L’ESTATE: UN 2° posto
ZECCHINO D’ORO:
|
![]() |